Senza domande non possiamo ottenere risposte sull’origine del dolore e su come trattarlo.

Sarebbe bene quindi partire da quelle più semplici, per individuare la strategia più adatta per un rapido effetto.

  • Dov’è situato il dolore? Com’è il dolore? (pulsante, sordo, urente, come da una bruciatura, ecc.)
  • Quando è iniziato il dolore? Ci sono stati traumi?
  • Com’è iniziato il dolore? È iniziato improvvisamente o gradatamente?
  • Il dolore è sempre presente o va e viene?
  • Si manifesta in modo prevedibile dopo determinate attività (come uno sforzo fisico) o in alcune posizioni del corpo? Cos’altro aggrava il dolore?
  • Cosa aiuta ad alleviare il dolore, se esiste qualcosa?
  • Il dolore influisce sulla capacità di svolgere attività quotidiane o di interagire con gli altri? Se sì, in che modo?
  • Il dolore influisce sull’umore e sul senso di benessere? Il dolore è accompagnato da una sensazione di depressione o di ansia?
Come riconoscere il dolore

Come si misura il dolore

Il primo passo per gestire il dolore è misurarlo.

Purtroppo ad oggi non esistono dei veri strumenti per misurare il dolore in maniera oggettiva. Ognuno di noi vive il dolore in maniera unica e differente da tutti gli altri. Esistono però delle scale di misurazione che cercano di tradurre in un numero o in una parola l’intensità del dolore che stiamo provando.

Un esempio: esistono delle scale numeriche (da 0= no dolore a 10= dolore massimo) che misurano in modo molto semplice l'entità del dolore.

Come riconoscere il dolore